In questo maggio ‘24 ci sono troppi confusi eventi internazionali, in particolare, si osserva una completa rottura delle relazioni internazionali in Asia, Europa e Medio Oriente. Le trattative diplomatiche frequentemente sono gestite direttamente dai Sevizi Segreti, dalla CIA e dalle altre agenzie. Alcuni osservatori e economisti dicono che il caos è provocato dagli attuali politici di tutti i Paesi, terrorizzati di perdere potere, nel momento in cui i cittadini si renderanno conto della realtà di dove li hanno cacciati. Infatti, sanno benissimo che il sistema finanziario degli Stati dell’Occidente, che è basato sulla continua emissione di Titoli di debito, sia per pagare gli interessi dei debiti annuali pregressi che per la necessità di maggiori spese dello Stato, fa presagire che i Debiti Pubblici non saranno mai ripagati ai sottoscrittori (privati, banche e Istituzioni). Il problema si manifesterà quando le banche e i cittadini non vorranno più sottoscrivere i Titoli di debito degli Stati. Accadrà una situazione di poca domanda e molta offerta[1].
Proviamo a immaginare a quando la Cina scaricherà sul mercato i Titoli USA nel suo portafoglio, magari per comprare oro fisico. Nel frattempo, la Deutsche Wirtschafs Nachrichten dell’8 maggio 2024 scrive che i fallimenti in Germania crescono drammaticamente, in una tendenza che dura da 10 mesi. Sembra l’inizio della recessione in Germania, la locomotiva della UE. L’Ufficio Federale di Statistica dice che i motivi salienti sono l’alto costo dell’energia e la mancanza di personale. Si aggiunge alla crisi energetica la recente chiusura delle ultime 3 centrali nucleari tedesche, su delibera del Governo, pressato dai Verdi. L’ondata dei fallimenti sta crescendo, particolarmente nel settore delle costruzioni. La distruzione dei gasdotti Nord Stream impatterà dal prossimo inverno drasticamente sui costi dell’energia in Germania e anche sui costi del riscaldamento delle famiglie. Intanto la Cina, dopo la visita del Segretario di Stato USA Blinken, ha chiesto all’ONU di promuovere una indagine internazionale sull’attacco “terrorista” ai gasdotti Nord Stream. In quanto alla guerra in corso tra Ucraina e Russia, il comportamento dei vari Paesi sembra schizofrenico. La Francia dice che manderà sul campo la Legione Straniera, data l’esperienza con i ribelli algerini e marocchini negli anni Trenta e poi, in Indocina, con la resa a Dien Bien Phu ai vietnamiti comunisti del generale Giap.
La Germania sembra che abbia ritirato l’ambasciatore in Russia e minacci di mandare 35.000 uomini a combattere. Si pensa che non vadano come reparti ufficiali della NATO o dei Paesi, ma come contractors istruttori[2]. Il 2 maggio l’Economist ha pubblicato un’intervista apocalittica di Macron, tenuta all’Eliseo. Titolo: “EUROPE IN MORTAL DANGER“, parla del rischio di guerra nucleare, che tra l’altro sembra lo veda favorevole. Tutti i francesi l’hanno giudicata una sparata elettorale, visto che il dissenso su di lui raggiunge il 70%. Nel frattempo, i Russi hanno fatto, sul loro territorio, un test sulla Bomba Atomica tattica e Francia e Inghilterra subito hanno detto di non voler inviare truppe in Ucraina. Il ministro italiano della Difesa, Crosetto, in una riunione dei ministri della Difesa europei, riportata solo all’estero, ha detto che è il caso di valutare negoziazioni con la Russia. Ha aggiunto che le armi italiane inviate a Zelensky non devono essere usate per colpire obiettivi sul suolo russo.
Xi Jin Ping e la Cina: Blinken è andato a parlargli, con una lista di argomenti vari, tra cui Taiwan, il mar Cinese Meridionale, le applicazioni di intelligenza artificiale, il traffico illecito di droghe, i diritti umani, il commercio e il supporto della Cina alla Russia, fornendo chip elettronici. Gli hanno offerto il the e poi è tornato a Washington con nulla di fatto. Sembra che Biden allora voglia bloccare le auto elettriche cinesi (ma Tesla non costruisce in Cina?) e mettere dazi sull’acciaio e le navi della cantieristica cinese. Dopo di che Xi arriva a Parigi, incontra Macron; arriva la von der Leyen che pochi giorni fa proclamava il riarmo europeo, con missili, carri armati e altro; con Xi invece dice subito che le auto elettriche cinesi costano molto di meno rispetto alle analoghe Volkswagen, BMW, Mercedes e Audi, e che quindi la UE dovrà imporre dazi. Peccato che oramai le aziende europee dipendano massicciamente dai prodotti cinesi, componentistica e sistemi di chip elettronici. Per non parlare delle batterie cinesi delle auto elettriche, auto che la UE si ostina a voler produrre, quando le Case europee ne riportano risultati di vendita infimi.
Xi non visita nessun altro, va in Serbia a commemorare il bombardamento della NATO sull’ambasciata cinese nella guerra in Jugoslavia e poi se ne va in Ungheria da Orban.
Una situazione imbarazzante, però, è noto che le guerre internazionali permettono di riassettare il sistema monetario e di metterne in piedi un altro.
Fabrizio Gonni
Laurea in Ingegneria, MBA Economia Aziendale. Componente ISPG Istituto Studi Politici Giorgio Galli
mail: gonni@istitutostudipolitici.it
[1] si ricorda le recenti emissioni Italiane del BTP Italia per i privati cittadini, che promettono premi e vantaggi maturabili alla scadenza poliennale. Forse le banche hanno detto: no grazie, per noi bastano quelli che abbiamo già… resta solo la clientela dei privati risparmiatori.
[2] ovvero “mercenari“. Questo non è male, perché in genere la paga di un contractor è buona, sui 8-10.000 $ al mese, e vista la crisi economica, è meglio che fare il disoccupato. Il problema è di poter tornare a casa incolumi.