ITS Accademy e il futuro dell’istruzione professionale

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Le nuove Scuole Superiori Tecniche: ITS Accademy

I nuovi ITS sono scuole[1] di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma che permettono di conseguire il titolo di tecnico superiore. Sono delle Fondazioni[2] che vorrebbero essere espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali.

 Al via i percorsi quadriennali connessi al mondo delle professioni: la filiera  4 + 2

La scuola italiana si appresta[3] ad affrontare una nuova sfida per allinearsi all’Europa. Dal prossimo settembre entrerà in vigore un progetto pilota che coinvolgerà alcuni Istituti del territorio nazionale che ne hanno fatto richiesta: 4 anni di istruzione secondaria di secondo grado e 2 anni di formazione specialistica direttamente agganciata alle richieste lavorative del territorio. Il piano nazionale di sperimentazione conta più di 170 istituti aderenti collegati direttamente ad una o più filiere individuate dal MIM – Ministero dell’istruzione e del Merito. Significativo è il dato della Lombardia che, come capofila, vanta 27 scuole partecipanti ed un totale di 31 filiere, seguita da Puglia, Calabria e Sicilia. Ad oggi la Lombardia può rappresentare un esempio di sinergia di forze tra Regione, Ministero dell’Istruzione e del Merito, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale e le Istituzioni presenti sul territorio. Protagonisti di questo nuovo corso sono gli Istituti Tecnici Superiori – ITS Accademy – istituiti con la legge[4] 99/2022 finalizzati ad una formazione di terzo livello, che rappresentano la prosecuzione del percorso quadriennale[5], ma con un’attenzione particolare a creare figure professionali di elevata competenza tecnologica come richiesto dal mondo dal lavoro nel territorio circostante. Caratteristica fondamentale della sperimentazione è la personalizzazione delle scelte: gli studenti possono comporre un percorso di studi più adeguato alle proprie esigenze ed al tempo stesso spendibile nel tessuto economico locale e non solo. In tali percorsi confluiranno oltre agli Istituti Tecnici e Professionali anche i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale regionale[6]IeFP– che potranno così garantire una valida prosecuzione di studi in un’ottica ulteriormente professionalizzante con:

-capacità di lavorare in team

-adattamento ai vari contesti del mondo del lavoro

-problem solving.

Queste saranno le linee guida della nuova fase – come afferma Damiano Previtali, Dirigente MIM per il Sistema Nazionale di Valutazione – da inserire in specifiche aree tematiche comprendenti l’orientamento, l’internazionalizzazione, la creazione di un portfolio digitale per ogni singolo studente, e la flessibilità nella scelta dei percorsi formativi. L’obiettivo della sperimentazione[7] è quello di instaurare in modo stabile un filo diretto con il mondo del lavoro attraverso la personalizzazione di percorsi formativi che tengano conto delle concrete richieste professionali del territorio. Si verrebbe così a creare – come afferma Giuseppe Bonelli, dirigente USR Lombardia – un sistema formativo di continuità verticale e orizzontale che permetterebbe di raggiungere vari step corrispondenti a differenti titoli di studio, garantendo il raggiungimento di specifiche competenze realmente spendibili in ambito professionale nel proprio territorio e in ambito europeo.

La sfida è alle porte e la Lombardia sembra essere pronta alle nuove frontiere formative.

 

              Gruppo Scuola ISPG

Il mondo della Scuola – ISPG (istitutostudipolitici.it)


Note:

[1] https://www.its.regione.lombardia.it/wps/portal/site/its/cosa-sono-gli-its

Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), Scuole di Alta Formazione Tecnica post diploma secondario, sono un progetto che punta all’innovazione del modello scolastico tradizionale con un collegamento stabile tra scuola e lavoro. Sono delle Fondazioni che collaborano con Imprese, Università, Centri di ricerca scientifica e tecnologica, Enti Locali, per rispondere alla necessità di figure professionali specializzate sul territorio. I corsi durano complessivamente due anni e si articolano di solito in semestri, da quattro a sei, per un totale di 1800/2000 ore con impostazione molto pratica, con tirocini (eventualmente anche all’estero) per almeno il 30% delle ore complessive e docenti provenienti da realtà aziendali, pronti a condividere la loro esperienza. I percorsi di specializzazione sono all’interno di 10 aree definite a livello nazionale.

[2] Lo standard minimo organizzativo della governance delle Fondazioni ITS Academy prevede:
– almeno un istituto di scuola secondaria superiore statale o paritario, ubicato nella provincia ove ha sede la fondazione, la cui offerta formativa sia coerente con l’area tecnologica di riferimento dell’ITS Academy;
– una struttura formativa accreditata dalla Regione;
– una o più imprese, gruppi, consorzi e reti di imprese del settore produttivo che utilizzano in modo prevalente le tecnologie che caratterizzano l’ITS Academy;
– una università, o un’istituzione dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, o un dipartimento universitario o un altro organismo appartenente al sistema universitario della ricerca scientifica e tecnologica ovvero un ente di ricerca, pubblico o privato, o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un ente pubblico di ricerca operanti nell’area tecnologica di riferimento dell’ITS Academy.

[3] Questo passaggio è molto delicato e complesso, se ne è discusso in un seminario riservato a esperti del settore – tenutosi lo scorso 8 luglio- coordinato da Giuseppe Bonelli, dirigente Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia per gli Ordinamenti scolastici e politiche per gli studenti (ospitato dall’istituto De Amicis di Milano) con gli interventi riportati nel testo e la partecipazione di:

  • Diego Montrone, presidente Fondazione Galdus Milano,
  • Giulio Massa, presidente Istituto De Amicis Milano,
  • Roberto Pasolini, rettore Istituto Europeo Milano,
  • Roberto Vicini, già dirigente scolastico
  • Alessandro Colombo, dirigente scolastico Istituto Oberdan di Treviglio (Mi)
  • Gruppo Scuola ISPG Milano.

[4]Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore”. Con la riforma, gli ITS diventano istituti tecnologici superiori ed entrano a far parte integrante del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. L’intervento normativo, oltre a modificare la denominazione degli istituti tecnici superiori in ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori – ITS Academy), introduce nuove aree tecnologiche rispetto a quelle che caratterizzano gli attuali ITS.

[5] https://www.miur.gov.it/web/guest/cosa-sono – I corsi saranno articolati in semestri, con durata di almeno 1.800 ore di formazione. Al termine del corso e previo superamento delle prove e valutazioni finali viene conseguito il “diploma di specializzazione per le tecnologie applicate”. Ogni semestre comprende ore di attività teorica, pratica e di laboratorio. L’attività formativa è svolta per almeno il 60 per cento del monte orario complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro.

[6] IeFP – Istruzione e Formazione Professionale è un canale di formazione normato e gestito da Regione Lombardia, alternativo ma altrettanto valido rispetto al canale gestito dallo Stato. Nell’ambito dell’offerta formativa IeFP sono previste numerose qualifiche professionali. Il percorso IeFP ha una durata minima di tre anni al termine dei quali lo studente consegue la Qualifica professionale corrispondente all’indirizzo scelto.  Se lo vorrà, lo studente potrà continuare gli studi e frequentare un IV anno di corso e conseguire il Diploma professionale.

[7] Risulta in fieri la questione della progettazione da parte delle scuole, ma – come specifica Maria Grazia Demaria, responsabile dell’Istruzione e Formazione Tecnica superiore dell’Ufficio Scolastico Regionale – per realizzare percorsi efficaci occorre partire dai risultati e dalle competenze attese in uscita per poi risalire alla pianificazione delle attività in coerenza con il quadro formativo europeo.

 

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