Guerre Ibride e Pandemie

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La nuova era Politica dopo il Covid-19

La Rivista CIVICA è nata nel 2001 (con l’aiuto di Renzo Zaffaroni e Ombretta Colli), in coincidenza con la riforma costituzionale del Titolo V della seconda parte della Costituzione che avrebbe dovuto ridistribuire parte dei poteri dello Stato, alle Regioni, alle Città metropolitane e ai Comuni per il governo coordinato delle grandi aree urbane, come Milano. Il nome era un richiamo alla funzione civica delle città metropolitane. Un momento di grandi riforme dove è stato difficile stare al passo di un Parlamento molto fecondo.

L’impostazione editoriale è sui dati, sui numeri associati ai fenomeni sociali, con la statistica a corredo di ogni scelta politica (statistica come scienza per il governo dello stato). L’obiettivo è quello di dialogare con amministratori pubblici, politici, cultori attenti della politica e attivisti con il desiderio di approfondire i vari aspetti istituzionali e quantitativi. La realtà, come spesso accade, ogni tanto riserva brutte sorprese. Così, come la Fenice risorge dalle proprie ceneri, la Rivista è risorta dopo la temporanea chiusura, libera dai vincoli politici, ha trovato altri approdi e orizzonti nell’ISPIG. Il focus principale rimane quello della competizione elettorale, della selezione della “rappresentanza” e delle sue regole, come punto decisivo per l’allargamento della democrazia rappresentativa, come da anni sostiene Giorgio Galli, minacciata da oligarchie e grandi multinazionali.

Negli ultimi decenni si è passati attraverso periodi di intense riforme delle leggi elettorali, con risultati molto scadenti per noi elettori. Il continuo alternarsi di riforme e turni elettorali per le politiche, comunali, provinciali, regionali, europee e referendum ha prodotto un incrocio normativo complesso, in parte sanzionato dalla Corte Costituzionale con apposite sentenze, che poi sono state sostanzialmente aggirate. Un modo di fare insoddisfacente, per cui molti hanno dato la disponibilità ad operare per un miglioramento. Il Periodico, memore dell’esperienza avuta accoglie tutti i contributi utili alla politica, all’economia e al sociale, in modo super partes, accantonando le divisioni politiche imposte da gabbie ideologiche, che hanno frenatole Istituzioni in Italia e dissolto tanti sforzi ed energie, in particolare dei giovani. In questo momento c’è da ricostruire quanto è stato distrutto dal COVID-19. CIVICA insieme all’ISPIG si pone in modo attivo e positivo, questi volumi ne sono la prova.

Il punto statistico sulla pandemia

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