Lo strano incrocio tra le elezioni Presidenziali e l’Epidemia COVID19
Le elezioni presidenziali per il Quirinale hanno avuto un piacevole effetto collaterale: per dieci giorni l’epidemia è passata in secondo piano e i TG hanno smesso di aprire tutte le loro edizioni con i dati statistici sul COVI19.
Purtroppo, sabato 29 gennaio, la maggioranza assoluta dei mille e passa grandi Elettori ha trovato un accordo che ha condotto alla rielezione di Sergio Mattarella. Giubilo e felicitazioni nel mondo politico per l’insperato risultato che lascia tutto come prima, senza muovere una foglia per i prossimi mesi. Il rinnovamento è una prassi superata, da applicare solo a quelli sfortunati. Così, in un batter d’occhi, lasciata passare la domenica, si è ritornati alla solita liturgia che prevede la declamazione di ulteriori misure restrittive per l’emergenza COVID. Il Consiglio dei Ministri lunedì 31 gennaio è tornato a riunirsi per esaminare altre misure, come quella delle mascherine all’aperto. Oggi primo febbraio scattano gran parte di quelle previste dal Decreto Epifania, il DL1/2022: green pass per quasi tutte le normali attività, obbligo vaccinale per chi ha più di 50 anni. Sono misure giustificate da dati scientifici oppure sono affermazioni di “potere”, espressioni di volontà di chi dispone della capacità di emettere atti impositivi?
La risposta non è semplice, occorre conoscere prima di tutto i dati sanitari e come si stanno evolvendo nel tempo della realtà. Sono due operazioni che devono superare le barriere della dissimulazione informativa, che è ormai evidente a tutti, e quella interpretativa di fenomeni complessi. Va detto che non è facile sapere dove andare a scovare i dati e poi dare vita ai numeri, in modo che ci possano guidare verso la comprensione della realtà.
Un compito dove sono facilitato da decenni di allenamento in campo statistico. Il produttore principale di dati in questo momento è l’Istituto Superiore della Sanità e altre articolazioni del Ministero, specie quelle territoriali, meno influenzate dalla politica. In mezzo a questo mare di numeri si rischia di perdersi, per cui bisogna avere un filo conduttore se si vuole uscire dal labirinto. La storia di Teseo e del filo di Arianna è sempre significativa e valida.
Capire in che fase siamo dell’epidemia è essenziale per valutare l’azione del Governo. A tale scopo tutto quello che serve può essere riassunto in due righe:
1- dati sulla mortalità, considerato come l’unico danno non rimediabile
2- dati di pressione sul sistema ospedaliero (diffusione dei contagi, quanti sono i positivi e soprattutto l’effettiva gravità dei casi clinici).
Gli studi pubblicati dall’Istituto hanno fornito le risposte, che riassumo: la mortalità in questo momento è praticamente nella norma, il sistema ospedaliero è cronicizzato su una posizione non grave, testimoniato dal 17% delle terapie intensive occupate. Qualche problema è caso mai nella medicina territoriale che dovrebbe ospedalizzare il meno possibile. I dati e i ragionamenti sono stati raccolti in una intervista con Le FONTI.Tv del 31 gennaio 2022.
Il link all’intervista è il seguente:
IL GREEN PASS SERVE DAVVERO? ECCO I DATI REALI DEL COVID – YouTube