Si riparte, come nel gioco dell’oca, dalla prima casella. In questi giorni, dopo oltre 20 mesi, siamo ritornati alla storia del “paziente zero”, che non è più di Codogno ma di Caserta, in transito in Lombardia proveniente da Monza-mbico, che non è in Brianza. Il paziente è pluri-vaccinato, risulta positivo al controllo, come anche la sua famiglia, tutta positiva al test sulla nuova variante del virus (il sindaco di Caserta nel frattempo chiude le scuole frequentate dai figli). Il caso è interessante per molti aspetti, primo tra tutti il fatto che un vaccinato si infetti di nuovo, risultando a sua volta contagioso per altri vaccinati, che si contagiano, come non avessero le protezioni attese.
Il caso è da manuale visto che in Italia è stato costruito un poderoso sistema di controllo -il Green Pass- composto da norme restrittive della libertà individuale basato sull’ipotesi che i vaccinati non contagiano e solo loro forniscono una sicurezza epidemiologica. E’ la Caporetto delle certezze tecnologiche.
Tutto ha inizio in Sudafrica verso la fine di novembre, quando viene segnalata una nuova variante di coronavirus denominata Omicrom, un suono poco rassicurante, invece è solo la 15° lettera dell’alfabeto greco. Nel giro di pochi giorni i giornali e i TG si buttano a capo fitto nella novità imponendola come principale news.
L’OMS ha subito messo una sua autorevole parola, pubblicando nel sito web il seguente comunicato: “Il 26 novembre 2021, l’OMS ha designato la variante B.1.1.529 una variante di preoccupazione, denominata Omicron, su consiglio del Technical Advisory Group on Virus Evolution (TAG-VE) dell’OMS. Questa decisione si è basata sulle prove presentate al TAG-VE che Omicron ha diverse mutazioni che possono avere un impatto su come si comporta, ad esempio, sulla facilità con cui si diffonde o sulla gravità della malattia che causa.”
Venerdì 26 si registra un cedimento, quasi un piccolo crollo delle borse, Repubblica titola: La nuova variante spaventa i mercati: tonfo dei listini Ue, persi 390 miliardi. Milano -4,6%.
Il mix di paura e incertezza è quasi servito, con abbondanza di preoccupazioni sul futuro economico e sul Natale in arrivo. Due giorni dopo Repubblica intervista la d.ssa Angelique Coetzee, che ha scoperto la variante. La ricercatrice afferma, come riporta Adnkronos il 29 novembre, che “i sintomi sono molto lievi e sono uguali per vaccinati e non. I pazienti ora stanno molto bene, e a breve li ri-testeremo. Nessuno ha presentato problemi degni di nota. E consideri che siamo arrivati al dodicesimo giorno dalla scoperta. Si sono ripresi tutti velocemente, in due-cinque giorni”.
Alla domanda su come valuta la reazione internazionale e le misure intraprese per evitare l’entrata della nuova variante, risponde:
“Esagerata. Sono d’accordo con il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa. Sicuramente vedremo altri casi con questa variante, ma non sono davvero malati. Avrei capito la chiusura e la paura se avessimo assistito all’esplosione di effetti gravi. Ma non li abbiamo visti. Nessuno di loro è stato mai ricoverato”
Ora cosa si fa? Potrebbe esserci un qualcosa di simile ad un “Contrordine, compagni!”, come amava raccontare Giovannino Guareschi, nel prendere in giro la fiducia cieca dei militanti nel partito, oggi prontamente sostituito con la tecnica farmacologica delle multinazionali. Potrebbe cadere il castello di carte e certificati. Non pare che sia possibile, troppi interessi in gioco. Però la vicenda è limpida nello svelare i meccanismi contorti della comunicazione e della politica, sindacati compresi. Si arriva a mercoledì 1° dicembre il Corriere nell’occhiello in prima finalmente riporta “Caos per le notizie incerte su Omicron“. Il famoso contrordine è arrivato.
C’è bisogno di capire meglio i numeri, le statistiche ufficiali, su questa epidemia che si sta trasformando in sindemia, almeno in alcune regioni italiane. Rimando al mio intervento nella Tv privata LE FONTI visibile anche in differita su YouTube a questo indirizzo:
Super green pass: quanto è giusto? (lefonti.tv)
dove vengono esposte le cifre, le statistiche reali sulla pericolosità e sui danni del virus sars-cov-2 e dei provvedimenti normativi.
Daniele Vittorio Comero