Anche il Medio Oriente e il Mondo Arabo, anche essi colpiti duramente dal COVID-19, si adeguano ai rinvii già disposti, e ExpoDubai 2020 è stato posticipato di un anno al 1° ottobre 2021. L’Italia partecipa con un padiglione, già a buon punto al momento della recente sospensione. Lo spazio Italia è uno dei pochissimi cui gli Emirati hanno chiesto di non smantellare le strutture, una volta finita la kermesse, prevista il 31 marzo 2022. Pare che sia un gioiellino creato all’insegna dell’architettura narrativa e della storia italiana. Il Governo ha nominato commissario governativo Paolo Glisenti, già visto all’opera per Milano2015. In una recente videoconferenza, della V.&A. Associati, ha anticipato alcuni particolari strutturali dello spazio tricolore: ad esempio che la copertura del padiglione sarà composta da 3 scafi tricolori rovesciati, di 30, 50 e 70 metri, a riprodurre quelle chiglie usate dai primi navigatori, che arrivarono sulle quelle coste, che dal 2 dicembre 1971 sono gli Emirati Arabi, rovesciando le chiglie come primo riparo dopo l’attracco. Una azienda ligure leader nei prodotti vernicianti per i settori dell’edilizia e dello yachting, sta procedendo nella messa a punto di materiali d’eccellenza per dipingere gli esterni e alcune aree interne del
Padiglione Italia, a partire dagli scafi rovesciati che sovrastano lo spazio espositivo e il tricolore di 2.100 m². Il progetto che è stato scelto – di Carlo Ratti Associati, Italo Rota con Matteo Gatto e F&M Ingegneria – prevede la messa in scena di una sequenza di percorsi, scale, passerelle ed esperienze percettive che si concludono in tre simbolici giardini ad alta quota, proprio sotto gli scafi. “Pareti e soffitti – dice Glisenti – saranno rivestiti con materiali fatti con bucce d’arancia e chicchi di caffè. Prodotti in maniera prototipale nel padiglione, poi ri-usate per creare altri materiali urbanistica in economia circolare“.
I fortunati visitatori, circa 25 milioni quelli attesi, 80% nella fascia di età dei millennials, porteranno per la prima volta negli Emirati Arabi un flusso cospicuo di nati nella parte finale del XX secolo. Glisenti fornisce altre interessanti anticipazioni:”Non ci sarà un impianto di climatizzazione tradizionale. Ma alghe che respirano il Co2 interno e ci eviteranno la creazione di un clima artificiale. I sistemi di illuminazione saranno innervati da impianti interni che misureranno la risposta emozionale dei visitatori“. In base ai dati raccolti si permetterà alla regia di aggiornare il programma degli eventi instant, mettendo in onda il sounding del padiglione in base a questa risposta emotiva. Musica ed emozioni umane in simbiosi.
Per l’Italia dell’export Expo Dubai 2021 è una sorta di anno zero, per tanti motivi, non ultimo il fatto che Dubai sarà il primo momento di dimensioni eclatanti a svolgersi dopo lo stop del Covid-19. Sono 150mila i visitatori previsti ogni giorno per Expo 2021 sui 4.38 chilometri quadrati dei 200 padiglioni partecipanti, in pratica il doppio di quanto misura il Principato di Monaco; il 70% dei visitatori dovrebbe arrivare da fuori gli Emirati Arabi Uniti. Sono cifre impressionanti per il traffico aereo viste con la situazione attuale. Simone Facchinetti, rappresentante ufficiale della Camera di Commercio Italiana a Dubai precisa: “Non si può pensare di proporre con successo tutto il catalogo e tutti i cataloghi delle aziende italiane. Bisogna studiare bene cosa proporre, come proporlo e avere già una reputazione commerciale pulita. Poi oltre alla parte pubblicitaria ci sono i trasporti, i contratti, i dazi, gli sdoganamenti, i tempi in cui i prodotti devono fermarsi. Tutti aspetti fondamentali che possono decretare tanto il successo quanto l’insuccesso se non sono controllati e verificati bene“.
L’Italia può arrivare pronta, nella consapevolezza che Expo Dubai 2021 può essere il trampolino di lancio che vale una sostanziosa quota mercato in quell’area, per gli anni a seguire.
Pier Mastantuono
immagine in evidenza liberamente tratta da: https://www.architetti.com/expo-2020-dubai-padiglione-italia.html